Un'azienda che è una famiglia

Le origini

La nostra casa vitivinicola

La nostra azienda agricola è nata dalla passione di Gianluca per la vite e i suoi frutti ereditata dal nonno, che già se ne occupava nel lontano 1950. Nel 1999 ha inizio questa avventura chiamata Le Vigne di San Giacomo.
Gianluca, dopo aver conseguito la laurea in Viticoltura ed Enologia comincia a dare forma, insieme alla moglie Annalisa, all’azienda che ora conoscete. Si tratta di 22 ettari di vigneto che vengono curati personalmente da Gianluca nel rispetto della tradizione e all’insegna delle più avanzate tecnologie.

Azienda Agricola

La nostra terra, il nostro vino.

A Roncade Le Vigne di San Giacomo si estende per 22 ettari interamente vitati, all’interno dei quali si trova la Cantina, una struttura completamente nuova attrezzata con le più moderne tecnologie atte a permettere ottime tecniche di vinificazione.
Il vigneto è coltivato con il sistema GUYOT ad alta densità di impianto e basse rese per ettaro per avere una qualità di vino ottimo.
Le Vigne di San Giacomo è parte attiva nella sostenibilità ambientale, infatti è dotata di 2 impianti fotovoltaici che soddisfano ampiamente il fabbisogno annuo aziendale, e permettono di ridurre le emissioni di CO2.

L'impegno per la sostenibilità

Nei nostri vigneti vengono utilizzati solo atomizzatori a recupero per trattare le viti nel modo più diretto possibile senza dispersione nell’ambiente circostante.
Si ottiene così anche un notevole risparmio di acqua.
Infine Le vigne di San Giacomo aderisce al protocollo viticolo di difesa integrata e dal 2018 ha ottenuto la certificazione di Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata SQNPI, marchio di qualità sostenibile.
L’obbiettivo è ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche seguendo il disciplinare redatto dalla Regione Veneto.

Uno squardo rivolto al passato e uno al futuro

Sogni nel cassetto

Gianluca e Annalisa sognano di riuscire a creare ricordi.
Vogliono poter occuparsi quotidianamente della loro azienda, vedendola specializzarsi sempre più nell’accoglienza e soddisfazione dei clienti, perché la più grande ambizione è trasmettere la passione per regalare a chi visita la Cantina un’emozione indimenticabile.

Molto importante per loro è far conoscere due varietà autoctone di cui si sono innamorati e in cui hanno creduto fin da subito, recuperate grazie all’aiuto della Regione Veneto.

Si tratta in particolar modo di Corbina e Turchetta che sono ora in bottiglia con il nome di PRADI 8 e PRADI 9 . Queste varietà sono state dismesse agli inizi del ‘900 perché producevano troppo poco. Negli antichi mappali i vari appezzamenti di terra erano denominati pradi seguito da un numero: da qui deriva il nome dei due vini.